All’ora di pranzo di una giornata quasi primaverile, lungo le rive del canale era tutto un ronzar d’api alla ricerca di polline o dolce nettare. C’era un albero ricco di fiori somiglianti a minuscole fragole, qua e là i penduli organi d’oro adornavano i rami spogli dei noccioli come fossero tende, bassi tarassachi s’affacciavano timidamente alla prima fioritura, solo i fiori dal collo corto e niente foglie e gli innumerevoli fiocchi di neve delle scarpettine viola punteggiavano l’infinita storia verde della vita. La natura immemore delle sorti degli uomini continuava imperturbabile il suo ciclo di distruzione e ricostruzione. E’ ancora inverno ma si sente l’avvicinarsi della primavera, ogni anno prima.